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Case di Scritori
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casa 
casa di/dedicata a: 

Casa del Fogazzaro


Via Antonio Fogazzaro, 14
22010 ORIA VALSOLDA (CO)

mob. 335 7275054

faifogazzaro@fondoambiente.it

www.fondoambiente.it

 

Orari

Dal 21 marzo al 27 giugno apertura sabato e domenica dalle 10,00 alle 18,00 (ultimo ingresso ore 16,45). Tutti gli altri giorni solo su prenotazione per gruppi di minimo 15 persone.
Dal 28 giugno al 28 settembre apertura tutti i giorni escluso lunedì e martedì dalle 10,00 alle 18,00 (ultimo ingresso ore 16,45).
Dal 1 ottobre al 1 novembre apertura sabato e domenica dalle 10,00 alle 18,00 (ultimo ingresso ore 16,45). Tutti gli altri giorni solo su prenotazione per gruppi di minimo 15 persone.

Biglietti
Ingresso riservato:
ISCRITTI FAI ingresso gratuito + contributo visita guidata € 3,00
AMICO FAI ingresso € 10,00 + contributo visita guidata € 3,00
Possibilità di iscriversi in loco



Casa del Fogazzaro
2009 © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Villa Fogazzaro Roi, il romantico e suggestivo luogo sulla sponda italiana del Lago di Lugano dove Antonio Fogazzaro ha scritto e ambientato il suo capolavoro Piccolo mondo antico, è stata donata al FAI - Fondo Ambiente Italiano nel 2009 dal pronipote dello scrittore, il marchese Giuseppe Roi. Un gesto coerente con la sua vita dedicata alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e volta a diffondere la conoscenza di uno dei più importanti scrittori italiani del XIX secolo, che passò lunghi soggiorni a Oria, nella casa della madre, originaria del posto. La visita della proprietà restituisce un aspetto del mondo ottocentesco, intatto nella sua bellezza e nella sua storia; immerso in un tipico paesaggio italiano, che, nel caso di Oria, condiziona e riflette gli stati d’animo, i tormenti e le emozioni dei personaggi di Piccolo mondo antico: le onde del lago sotto le nuvole basse, le montagne a strapiombo sulle sponde, i boschi, la nebbia, la luce, il vento, il piccolo romantico giardino di glicini e cipressi. Calata in questo scenario sorge la Villa, il cui nucleo principale risale al XVI secolo, con la loggia, la darsena, le terrazze: tutti elementi di un “set” naturale e perfetto, inscindibile con il romanzo. Tanto che ancora oggi le descrizioni di Fogazzaro sono sorprendentemente fedeli, come se davvero nulla fosse cambiato in più di cento anni: dalla terrazzina, trasformata dal protagonista Franco Maironi nella “poesia lirica della casa”, al piccolo giardino con l’olea fragrans, che “diceva in un angolo la potenza delle cose gentili sul caldo impetuoso spirito del poeta”; e ancora, dalla stretta galleria che “chiamavan loggia forse perché lo era stato in antico”, alla darsena, in cui si consumò la tragica morte della piccola Ombretta.

Oggi la Villa, pur mantenendo inalterata l'atmosfera del tempo, è una casa che ha vissuto anche dopo la morte del suo più celebre inquilino, arricchita dal marchese Roi di beni e arredi che il grande scrittore aveva davvero attorno a sé negli anni in cui vi risiedeva e da una collezione di oggetti coevi e non, raccolti con determinazione e sapienza nel corso degli anni: mobili, libri, miniature, ritratti che decorano le numerose stanze, riarredate negli anni Sessanta con un raffinato gusto per l’eclettismo. Ricca di sorprese, come le invocazioni al figlio scomparso in giovane età incise sul legno del cassetto della sua scrivania o come le giocose poesie scritte dietro alle porte da illustri ospiti, Villa Fogazzaro Roi è una casa letteraria, dunque, ma anche dimora reale che ha rappresentato per Fogazzaro un rifugio quieto e appartato, dove ogni forma di ricordo è stata custodita e valorizzata grazie alle competenti cure di Giuseppe Roi e, dal 2010, grazie all’opera del FAI.


Dove si trova



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