Noto con gli pseudonimi di Argia Sbolenfi e di Lorenzo Stecchetti, Olindo Guerrini non è stato dimenticato dagli abitanti di Sant’Alberto.
Complice anche il figlio del poeta, Guido Guerrini, che ha voluto donare la casa paterna al Comune di Ravenna, a patto però che fosse utilizzata come centro culturale.
L’edificio si distribuisce su due piani e in dieci stanze, tre delle quali al pianterreno sono occupate dalla biblioteca comunale. Conferenze, mostre, corsi, laboratori si susseguono incessantemente.
Durante la stagione estiva nel cortile interno si svolgono proiezioni cinematografiche.
Nella Casa Guerrini vengono anche ospitati un Centro dedicato all’aggregazione giovanile e la Sala di Lettura della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Sant’Alberto.